21-11-2012
Oggi sono giunto alla seguente conclusione: per mangiare "bene" vegano bisogna avere molta fantasia e tempo in modo da preparare ogni volta piatti diversi, altrimenti si ricade sempre nella solita roba. In pratica non bisogna avere una sega da fare. Magari basta anche solo avere degli orari da ufficio dove a pranzo mangi un insalatina, della frutta, roba così e per cena invece ti prepari qualcosa di sfizioso. Per chi invece ha orari come i miei non è possibile io dalla mattina fino a dopo pranzo sono a lavoro, qualche ora di pausa al pomeriggio (in cui col cavolo che mi metto a fare il creativo, mi butto sul divano e faccio un gran pisolo) e alla sera da prima di cena fino a mezzanotte e oltre ancora a lavoro. Per forza di cosa mangi quello che c'è, non ci si può permettere di fare una cosa diversa per ogni membro del personale. E quando si finisce la serata se avanza un gamberone o un calamaro invenduto di certo non lo si butta preferendo un cespo di valeriana. In pratica la dieta vegana la vedo molto da fancazzista/artista, non da persona normale.
E a chi dice che tanta verdura depura l'intestino gli farei annusare le mine antiuomo che ho prodotto oggi in bagno...
Prova il seitan.
RispondiEliminaprossima spesa che faccio lo cerco, tanto non ho nulla da perdere
EliminaCiao, ho letto con piacere il diario fin'ora...! Anche io provai questo regime alimentare anni fa e durai solo una quindicina di giorni; problemi gravissimi nell'evitare il siero del latte di cui sono composti tutti i migliori snack salati della terra. Bevevo latte di riso però, che non è male, molto meglio di quella piaga di soia. ci sta anche coi cereali. Attendo i nuovi resoconti!
RispondiEliminaPaolo (mi pubblico anonimo per non star li ad attivare account per niente!)
il latte di riso mi manca, grazie della nuova idea :D
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