Oggi è il 13esimo giorno che faccio il vegano. Nella Smorfia il numero 13 corrisponde a Sant'Antonio. Non può essere un caso. Che Sant'Antonio fosse vegano? Magari questo mio desiderio di fare questo esperimento è una sua manifestazione divina (o si dice santina?). D'altro canto anche Gesù nell'ultima cena ha mangiato pane e acqua, che sono appunto due cibi permessi dai vegani. Vi lascio riflettere su queste considerazioni.
Oggi ho pranzato con due "bistecche" di soia. Tra tutte le schifezze che ho mangiato devo ammettere che queste non erano le peggiori, erano quasi mangiabili, probabilmente per la presenza delle mille spezie che in genere mettiamo sulla carne e che quindi ne ricorda vagamente l'aroma. Poi mi sono dato ai biscotti di riso e cioccolato della Misura, senza burro i biscotti non sono biscotti, c'è poco da fare. Per cena schiacciatina con pomodori e rucola. Mi passa quasi la voglia di cercare e inventare ricette nuove perchè tanto so che i sapori non mi soddisferebbero, mi manca la cremosità del latte vero, l'unto del grasso del maiale, il sapore di un pesciolone alla brace...
La dieta vegana mi sta portando a sentirmi sempre più frustrato insomma... Però mi sta insegnando ad apprezzare la marmellata di albicocche! Un piccolo piacere in mezzo a tanta malinconia...
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